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6 Agosto 2021 Notizie

Open Day – Sos Scuola

Lunedì 30 Agosto 2021

I professionisti e specialisti del progetti Kairos-scuola saranno a vostra disposizione in questa giornata per rispondere a vostri quesiti e dubbi in merito alle questioni sempre più delicate della scuola, famiglia, mondo dell’istruzione e dell’educazione.
L’evento è gratuito e rivolto a genitori, educatori, insegnanti, studenti che vogliono ricevere consigli ed orientamento.
Durante la serata verrà presentata l’equipe di lavoro, la nostra metodologia di approccio ed intervento, i nostri progetti e ci si potrà confrontare in un colloquio direttamente e personalmente con ogni singolo professionista.

EQUIPE presente

DOTT.SSA GUARINO GIULIA resp. Progetto, Esperta d’Apprendimento, Tutor
Dsa DOTT.SSA TESINI VERONICA psicologa -spec. neuropsicologa
DOTT.SSA ZENATO ANTEA pedagogista giuridico – clinico, Counseling
DOTT.SSA MONTAGNINI ALESSANDRA neuropsichiatra infantile
DOTT.SSA SALAMONE DIALISA grafologa, educatrice del gesto grafico
DOTT.SSA GALVANI DANIELA direttore San, Operatore Bemer
DOTT.SSA TURRINI DEBORAH pedagogista-insegnante

DOWNLOAD VOLANTINO EVENTO

Per aderire inviare una mail: psfrancesco@gmail.com o chiama 045-7901331
visita il sito www.poliambulatoriosfrancesco.it
Evento su Facebook:
Poliambulatorio S. Francesco -Via B.Remagni 31- Villafranca di Verona


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6 Marzo 2020 Notizie

Il team: “Si tratta di una malattia reumatica di origine autoimmune”

Fonte: www.genova24.it

Dott. Antonio Puccetti

Genova. Nuova importante scoperta scientifica da parte di un team di ricercatori di Verona e Genova. La scoperta del team è che la fibromialgia è una malattia reumatica di origine autoimmune. Lo studio effettuato dai ricercatori dell’Università di Genova e dell’Università di Verona, guidati rispettivamente dal Prof. Antonio Puccetti e dal prof Claudio Lunardi e dalla Prof.ssa Marzia Dolcino, in corso di pubblicazione su una prestigiosa rivista medica internazionale.

La sindrome fibromialgica è caratterizzata da dolore cronico diffuso, grave stanchezza, disturbi del sonno e cognitivi. Vi sono poi una serie di sintomi quali rigidità osteoarticolare, colon irritabile, talora intolleranza al glutine non celiaca, cefalea, secchezza degli occhi e della bocca, vertigini, difficoltà di respiro, formicolii diffusi e altri ancora.

I criteri classificativi per la diagnosi di Fibromialgia sono costantemente aggiornati per una sempre maggiore accuratezza nel processo diagnostico.

Un tempo considerata di origine psichiatrica e pertanto non considerata come malattia di interesse reumatologico, è attualmente di notevole interesse perché la ricerca ha consentito di identificare alcune caratteristiche che la fanno rientrare a pieno titolo fra le malattie reumatiche: si accompagna spesso a malattie autoimmuni sistemiche, colpisce prevalentemente il sesso femminile, insorge talora dopo traumi o infezioni, presenta alterazioni immunologiche sia per presenza di autoanticorpi (sia “classici” sia diretti contro le piccole fibre dei nervi), sia per presenza di cellule autoreattive; elementi questi che sostengono l’ipotesi che la malattia fibromialgica rientri fra le malattie autoimmuni sistemiche con neuroinfiammazione cronica che è responsabile del dolore cronico.

Attraverso un approfondita analisi genetica condotta su 542 mila geni umani abbiamo identificato nei pazienti la presenza di particolari profili di espressione genica (infiammazione, proliferazione cellulare, danno epiteliale, risposta immune) (vedi figura a torta con spicchi) strettamente associati alla fibromialgia suggerendo un’origine autoimmuneper la malattia, confermata dalla presenza nei pazienti studiati di sottopopolazioni di linfociti autoreattivi, e di marcatori sierologici(autoanticorpi etc), tipici dell’auto immunità” spiega la Prof.ssa Dolcino, che ha messo a punto lo studio genetico.

I fattori che contribuiscono all’insorgenza di una malattia autoimmune sono sia ambientali che genetici. “Questo studio è molto importante, conclude il Prof. Lunardi, perchè sostiene l’ipotesi che la fibromialgia abbia una componente autoimmune con importanti risvolti dal punto di vista terapeutico”.

“La dimostrazione che la fibromialgia è una malattia autoimmune impone di rivedere le strategie terapeutiche utilizzate finora e di trattare la malattia aprono interessanti prospettive per l’individuazione di nuovi bersagli terapeutici per la messa a punto di un trattamento personalizzato”, conclude il professore.

Riguardo il Prof. Antonio Puccetti


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13 Dicembre 2019 NotizieSai che...

Nuove importanti scoperte scientifiche per il team delle due università italiane di Verona e Genova. Identificati geni che regolano le manifestazioni cliniche della sindrome di Sjögren.

La sindrome di Sjögren è una malattia caratterizzata da secchezza degli occhi e della bocca provocati da un’infiammazione cronica delle ghiandole salivari e lacrimali, da stanchezza, da artromialgie e, in una percentuale variabile di pazienti, dal coinvolgimento di organi interni (rene, polmone, sistema nervoso centrale e peroferico). Inoltre, in una bassa percentuale di pazienti si può verificare un’evoluzione verso il linfoma B. La sua origine è ancora ignota, ma dipende dalla combinazione di fattori ambientali, genetici, epigenetici.

«L’epigenetica – spiega Margherita Dolcino, professoressa dell’Università di Genova – è l’insieme di fattori che modificano l’espressione dei geni che vendono trascritti in proteine, geni codificanti, e che non alterano le sequenze nucleotidiche dei geni codificanti. I meccanismi epigenetici rappresentano un ponte fra i fattori genetici e ambientali e hanno un ruolo importante nel determinare tutti i tipi di malattia. Gli studi di genetica convenzionali, analisi dei geni codificanti o trascritti, anche se eseguiti con tecnologie molto sofisticate, non sono riusciti a chiarire l’origine delle malattie autoimmuni/neoplastiche».

«Nel primo lavoro – commenta Antonio Puccetti, professore dell’Università di Genova – abbiamo deciso di studiare il ruolo di queste molecole regolatrici, nella sindrome di Sjögren, attraverso l’analisi di circa 540 mila geni noti, di cui almeno 50 mila “long non codingRNAs”, cioè Rna che non serve per fare proteine e abbiamo potuto identificare 3 long non coding Rna: CTD-2020K17.1, LINC00511, and LINC00657. Questi sono in grado di controllare geni codificanti coinvolti nei diversi aspetti della malattia: l’infiammazione ghiandolare, l’impegno dei vari organi bersaglio e l’eventuale evoluzione verso linfoma che può svilupparsi nei pazienti affetti da sindrome di Sjögren. Questo studio dimostra che parte del nostro genoma non codificante, è in grado di modificare l’espressione di geni importanti per l’insorgenza e le manifestazioni cliniche della sindrome di Sjögren e apre interessanti prospettive per l’individuazione di nuovi bersagli terapeutici».

In un secondo lavoro il team di ricerca è riuscito a identificare i meccanismi genetici che determinano, nei soggetti affetti da sindrome di Sjögren, la comparsa di due differenti fenotipi clinici caratterizzati da una diversa percezione del dolore. Sono stati identificati i segnali molecolari responsabili di una maggiore componente dolorosa/fibromialgica, presente in un ampio gruppo di pazienti affetti da sindrome di Sjögren. Lo studio ha dimostrato quindi, che i geni attivati nei pazienti in cui prevale la componente dolorosa/fibromialgica, sono diversi da quelli attivati nei pazienti con manifestazioni sistemiche.

La scoperta mette in evidenza la necessità di studiare approfonditamente questi meccanismi genetici per poter mettere a punto terapie personalizzate adeguate alla tipologia del paziente che si rivelino più efficaci di quelle attuali.


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2 Luglio 2019 Bemer TerapiaNotizie

Durante la vita un insieme di fattori possono alterare la microcircolazione, e possono avere come conseguenze in vari modi un alterazione del microcircolo, a livello di vari organi e tessuti. Alcuni esempi:

  • Invecchiamento della pelle e del corpo umano:
  • Cattiva alimentazione
  • Ambiente esterno( aria inquinata..) ed interno(emozioni, stress…)
  • Vizi (alcol, fumo, sedentarietà)

Cos’è?  La Bemer è una terapia fisica vascolare scientificamente riconosciuta. Si tratta di una terapia che utilizza impulsi a bassa frequenza.

Come funziona? Stimola la naturale capacità di reazione del sistema immunitario e grazie al rafforzamento dei meccanismi di autoregolazione dell’organismo, attiva la capacità di autoguarigione.
La terapia Bemer è al cento per cento fisiologica naturale, aiuta quindi i processi di prevenzione, guarigione, recupero e rigenerazione.

In che modo? Attraverso:

  • Aumento di circolazione con apporto di ossigeno
  • Aumento dell’energia cellulare
  • Stimolazione dei processi immunitari attraverso l’arrivo di globuli bianchi e altre componenti(PH acido=acidosi del sangue=dolori)
  • Rimozione delle scorie metaboliche dei tessuti

Clicca il link e guarda il video

BEMER – Riepilogo filmati in microscopia intravitale from BEMER Italia on Vimeo.

Quando si usa?

In caso di:

  • Algodistrofia
  • ADHD (deficit di attenzione e iperattività)
  • Ansia
  • Arteriopatia periferica (disturbi di circolazione)
  • Artrosi
  • Diabete (complicanze vascolari)
  • Disturbi del sonno
  • Disturbi circolatori arteriosi e venosi
  • DSA (Disturbi specifici dell’apprendimento)
  • Fibromialgia
  • Fratture ossee
  • Lombalgie e lombosciatalgie ( acute e croniche)
  • Malattie autoimmuni
  • Osteoporosi
  • Psoriasi, Acne, ecc.
  • Polineuropatia diabetica
  • Rafforzamento del sistema immunitario
  • Raffreddore
  • Reumatismi
  • Stiramenti
  • Strappi muscolari
  • Stress
  • Ulcere croniche e diabetiche.

Durata trattamenti:  Il trattamento può variare a seconda della patologia e delle problematiche dell’individuo (ciclo minimo a cadenza bisettimanale 10 sedute).

Costi: Ogni seduta varia dai 25 ai 35 Euro.

Non indicato in caso di:

  • Uso di Coumadin(farmaco)
  • Trattamento chemioterapico in atto
  • Trapianto di organi

    Richiesta Prenotazione Visita

    IMPORTANTE: Ricordiamo che la prenotazione sarà ritenuta valida, se verrà confermata da parte del paziente entro le 24h successive alla risposta della segreteria, altrimenti il posto non verrà confermato.
    Inoltre è obbligatorio, in caso di disdetta, comunicare l’annullamento della visita almeno 48 ore prima della data prefissata, altrimenti la prestazione verrà addebitata ugualmente.

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